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PD contro centro-destra citando De Andrè

“Adesso che li abbiamo visti in azione, abbiamo paura di quello che fanno, quindi chiediamo ufficialmente al centrosinistra di lasciar perdere» questo è quanto dichiarato dagli esponenti cittadini di Lega Nord, Siamo Somma e Somma Domani che suggeriscono all’amministrazione Bellaria e alla sua maggioranza di non affrontare le questioni del lascito Aielli e delle Fattorie Visconti.
Ora, una simile dichiarazione ci lascia allibiti perché proviene, tra gli altri, da persone che hanno avuto responsabilità politiche e amministrative anche sulle questioni citate (e altre) senza produrre nulla di positivo.

Per la scuola Galli, a fronte dell’innegabile ritardo nel termine dei lavori, abbiamo osato un investimento di centinaia di migliaia di euro che consentirà alla struttura di affrontare i prossimi decenni, assicurando sicurezza ai bambini e al personale e una più adeguata riqualificazione energetica.
Può il consigliere Barcaro, già assessore alla partita, e così solerte nel farci la ramanzina, esibire l’elenco di opere da lui svolte affinché il plesso a suo tempo fosse adeguatamente ristrutturato? NO.

Fattorie Visconti: possono il consigliere Barcaro, già assessore alla partita, e prima di lui, un altro esponente della Lega nello stesso ruolo, esibire con documenti e opere quanto intrapreso per un’efficace messa in sicurezza e il recupero delle medesime? NO, esattamente come non potrebbe farlo l’ex consigliere comunale, nonché ex membro del CDA, nonché ex Amministratore Unico di SPES per un lustro, Fernando Torreggiani.

Per quanto riguarda il lascito Aielli, si potrebbe porre la stessa domanda alle succitate persone, senza riceverne una risposta onestamente affermativa. Poi, forse, il consigliere Barcaro e Torreggiani non hanno adeguatamente informato i consiglieri Manuela Scidurlo e Corrado Martinelli del fatto che la passata amministrazione aveva avviato una collaborazione con la Fondazione Piatti per il recupero e la successiva gestione della struttura come centro diurno per disabili. Non hanno loro detto che avrebbe dovuto partire un tavolo con soggetti pubblici, Amministrazione comunale, azienda ospedaliera e privato sociale, al quale competeva la progettazione. Ma la maggioranza, divisa e litigiosa su tutto, alla rincorsa di un progetto faraonico, non fu in grado di concludere nulla; la Fondazione Piatti citò in giudizio l’amministrazione ottenendo a titolo risarcitorio dalle casse comunali 52.000 euro.

Ex Inapli: come può il consigliere Barcaro, già assessore alla partita, sindacare sui lavori messi in atto dall’amministrazione Bellaria? Forse ha dimenticato che prima della vittoria elettorale del centrosinistra nessun risanamento della struttura era stato preso in considerazione e che gli spazi destinati ad uso residenziale, alle associazioni e al privato sociale erano lasciati in uno stato di totale fatiscenza, come dovrebbe ben sapere anche il consigliere Martinelli che settimanalmente vi si recava per le prove della banda. L’essersi aggiudicati il bando ATS da parte dell’amministrazione Bellaria ha dato il via a un progetto che indubbiamente ha incontrato degli imprevisti nella realizzazione dovuti alle condizioni e all’età dello stabile ma, una volta terminati i lavori, alla città saranno offerti alloggi per famiglie monogenitoriali e nuovi spazi per le associazioni. Anche in un’ottica di rigenerazione urbana, restituendo dignità e bellezza ad un’area nel centro di Somma.

Non avremmo più voluto guardare nello “specchietto retrovisore”, ci piacerebbe solo pensare al futuro della nostra città, ma non possiamo accettare lezioni da chi, a nostro parere, quando ha potuto amministrare e provare a risolvere proprio quei problemi che gran parte dell’opposizione ricorda oggi alla nostra giunta come ancora da affrontare, non si è attivato, anzi, in talune occasioni, quando aveva l’opportunità di agire, se l’è fatta sfuggire. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, la Conferenza dei servizi del 2014 in cui, a fronte di possibili investimenti per oltre tre milioni di euro da parte della Regione, Provincia e Parco del Ticino, l’assessore Barcaro insieme al suo collega delegato all’Urbanistica affermò che il Comune non aveva la copertura di bilancio (800mila euro) per poter partecipare al progetto e che sperava di trovarla nel bilancio previsionale del 2015. Così si persero il finanziamento regionale e “una grande occasione”, come ebbe a dire il Presidente del Consorzio Villoresi Alessandro Folli.

Non accettiamo neppure che venga attribuita alla scelta di effettuare la raccolta puntuale da parte nostra la sporcizia che Manuela Scidurlo vede aumentata in città. Le ricordiamo che, se fosse stato per il predecessore dell’assessore Piantanida che per mesi non si è recato al comitato ristretto della Convenzione di Sesto per la stesura del bando per la raccolta della nettezza urbana e che, in concorso con tutta la giunta Colombo e la maggioranza dell’epoca, pochi giorni prima delle elezioni amministrative votava l’uscita del Comune dalla convenzione di Sesto, la città avrebbe rischiato di rimanere a gennaio 2016 senza servizio di raccolta. La raccolta puntuale è un servizio all’avanguardia nell’ottica del rispetto dell’ambiente e se anche le opposizioni avessero davvero a cuore la città e non la polemica per avere spazio sui giornali, dovrebbero incoraggiare i loro elettori a fare sempre meglio in questo ambito. Nell’interesse della collettività. E, ci dispiace per i calcoli del signor Torreggiani, ma i benefici si faranno presto sentire.

Ultima precisazione per chi ha deciso di affiancarsi alle sterili polemiche di Lega nord e Somma Domani a causa della “presunzione del centrosinistra”: sì, è vero, siamo presuntuosi. Abbiamo la presunzione di fare del nostro meglio per la città. In modo disinteressato, responsabile e concreto; in ascolto della città e dei suoi bisogni, anche apprezzando l’opposizione costruttiva di chi vuole fare il bene dei cittadini. Non quella di chi fa solitari e vani esposti a destra e a manca ottenendo come unico risultato quello di rallentare l’azione politica e disperdere energie che dovrebbero essere unicamente convogliate sull’attività amministrativa. A noi “Fare, meglio” è uno slogan che piace.

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