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Comunicato integrale – 5 Aprile 2017

Leggiamo oggi, 2 aprile 2017, su un quotidiano locale l’ennesimo articolo in cui una delle forze che compongono la minoranza lamenta la mancanza di ascolto da parte della maggioranza. Due sono diventati ormai i leit motive del centrodestra: il centrosinistra parla sempre di partecipazione ma non la applica alla relazione con l’opposizione e l’attività amministrativa della Giunta si riduce a operazioni ordinarie, è priva di idee. Non c’è Consiglio Comunale in cui i Sommesi si possano privare delle tirate dell’opposizione contro la presunta “mancanza di rispetto” che il Sindaco e coloro che lo sostengono tributerebbero ai poveri consiglieri del centrodestra. E sempre nell’articolo di domenica 2 aprile si paventano nuove dimissioni. Allo scopo di esprimere la nostra verità, consapevoli che pirandellianamente le  verità sono tante quante le persone che le sostengono e soprattutto confidando che queste nostre dichiarazioni possano contribuire a chiudere il cerchio delle lamentazioni dei nostri avversari e a spronarli a un modo diverso di fare politica, cerchiamo di far luce sui rapporti effettivi tra maggioranza e opposizione che hanno caratterizzato questi mesi di governo della città. Abbiamo assistito alle dimissioni della consigliera Scidurlo dal suo ruolo di vicepresidente della commissione Bilancio e del consigliere Martinelli da quello di Vicepresidente del Consiglio Comunale. Motivo? Non si sono sentiti coinvolti nelle decisioni delle date di riunione. Ricordiamo però, che secondo una cortesia istituzionale, la maggioranza offrì a inizio mandato alla minoranza la presidenza della Commissione Statuto e Regolamenti, ruolo significativo e determinante per i lavori del Consiglio Comunale. Nessuna delle forze politiche accettò quel ruolo. Come documentato, a parte Martinelli, che rifiutò in quanto aveva già assunto la Vicepresidenza del Consiglio Comunale, gli altri rinunciarono adducendo come motivazione che volevano la presidenza della Commissione Partecipazione (già assegnata a Gianfranco Todeschini). Lasciamo valutare ai Sommesi se tale atteggiamento denoti mancanza di volontà da parte della maggioranza di costruire insieme all’opposizione o costituisca il tentativo delle opposizioni di imporre le proprie “modalità di collaborazione”. Forse Martinelli e Manuela Scidurlo sono nuovi alle procedure dell’attività politica, ma gli altri capigruppo della minoranza dovrebbero conoscere i tempi, le fatiche, le urgenze dell’attività amministrativa. Quando il Presidente della Commissione Bilancio Calò non fece in tempo ad avvisare la vicepresidente Scidurlo della convocazione, si scusò più volte con lei giustificando la dimenticanza con la frenesia delle scadenze e chiedendole un ripensamento. Però per la Scidurlo era più ghiotta l’occasione di uscire sui giornali per lamentare l’atteggiamento “irrispettoso” della maggioranza, lamentela cui si accodava il consigliere Barcaro per cui “le commissioni diventano un inutile strumento di democrazia”. Per il centrosinistra, invece, sono proprio le commissioni il cuore del lavoro dei consiglieri. I cittadini devono sapere che ogni commissione convocata ha un costo, seppur minimo. Nelle commissioni andrebbero presentati i dubbi e le idee per poter arrivare in Consiglio Comunale con una proposta il più largamente possibile condivisa. Assistiamo, invece, nella maggior parte dei casi, a brevi sedute con richieste di chiarimento marginali e poi durante la seduta del Consiglio comunale ci sentiamo rinfacciare che la “tanto sbandierata partecipazione” è solo di facciata. Quando vuole partecipare alla costruzione della città la minoranza, se non nelle commissioni, fucine del lavoro consigliare? Forse pensa di farlo attraverso segnalazioni a organi sovracomunali e Esposti al Prefetto e/o alla Corte dei Conti che alternativamente le diverse forze del centrodestra hanno presentato nel corso di questi mesi. Il primo esposto inviato il 21 settembre 2015, a due mesi dall’insediamento, dove si ventilava un ipotetico danno di immagine e erariale perché l’Amministrazione aveva annullato in autotutela un provvedimento dell’amministrazione precedente. Inverosimilmente, invece, nove mesi dopo, il consigliere Barcaro non ha pensato che fosse un danno di immagine alla città la trasmissione “Dalla vostra parte” dove si paragonava Somma ai tristi fatti accaduti a Rosarno. Trasmissione cui alcuni consiglieri di minoranza, seppur dietro le telecamere, erano attivamente presenti. Gli esposti superano la decina. Esposti che peraltro – è bene precisarlo – non hanno finora ricevuto alcuna soddisfazione dagli organi competenti. L’ultimo arrivato in ordine di tempo riguarda il deposito dei rifiuti nell’area dell’Ex Macello. Ci si aspetta che dei consiglieri che ardono dal desiderio di essere coinvolti nell’attività amministrativa, individuato un problema, si attivino insieme al Sindaco per contribuire a risolverlo. O almeno, lo segnalino al Sindaco e stiano a controllare se e come egli lo risolve. Invece qual è il modus operandi dei consiglieri Barcaro, Pivetti e Scidurlo? Telefonano a Sindaco e Assessore per chiedere informazioni, ringraziano per i chiarimenti  e per la disponibilità e due giorni dopo, lo apprendiamo dalla stampa, presentano denuncia ai Carabinieri e esposto al Prefetto. Un chiaro esempio di collaborazione istituzionale…

Ci sembra giusto, in nome della trasparenza e non certo di uno spirito di rivalsa che non ci appartiene,  rendere noti questi fatti ai cittadini che di fronte alle tirate fatte in consiglio comunale sulla volontà della maggioranza di escludere dalle decisioni la minoranza potrebbero essersi fatta un’idea poco chiara di quanto succede a Palazzo. Per il centrosinistra partecipazione è mettersi in ascolto dei cittadini, tutti. Decidere di destinare i denari provenienti dalla restituzione di un debito fuori bilancio ai Servizi sociali per noi non è “metterli in un calderone”, così come è stato sostenuto in Consiglio. E’ pensare ai volti e alle esigenze di quei Sommesi che quotidianamente vengono ricevuti dall’Assessore Aliprandini. E’ frequentare le assemblee dei Comitati di quartiere. E’ partecipare alle Ricorrenze istituzionali. E’ cercare nelle conferenze dei capigruppo, compatibilmente con le scadenze e la disponibilità del Segretario generale,  di trovare una quadra per la data del consiglio comunale perché impegni di lavoro e di famiglia dei consiglieri di centrodestra possano essere mantenuti evitando sterili polemiche. E’ votare mozioni proposte dall’opposizione che siano compatibili con il nostro programma e che forniscano concretamente gli strumenti per poter realizzare le proposte contenute. “Vigile ecologico”, “Niente affitto per le palestre a chi offre corsi gratuiti”, “esenzione dalla Tari per le Associazioni” sono idee che sicuramente e giustamente mirano ad accattivarsi i cittadini, respingerle non è facile per la maggioranza, ma bisogna anche essere concreti: se si hanno altre idee da realizzare, se si dispone di pochi fondi, se già si procede in altro modo, magari meno oneroso per le Casse del Comune, le mozioni non vengono appoggiate. E MAI sono state respinte aprioristicamente, solo perché provenivano dall’opposizione. Ogni proposta giunta dalla minoranza è stata discussa e valutata nella coalizione che sostiene Bellaria. Prova ne sia che quando è stato considerato opportuno, le proposte delle opposizioni sono state votate all’unanimità.

Di recente è stato approvato il bilancio di previsione: come in passato, le osservazioni che provengono dalle minoranze sono quelle che la nostra proposta è “ordinaria amministrazione, per la maggior parte fatta attraverso interventi poco visibili, assai scarna di idee per costruire il volto che Somma Lombardo avrà nel 2020”. Abbiamo già sostenuto in Consiglio Comunale qual è la straordinarietà del nostro progetto. Per ora possiamo affermare che nel 2020 Somma non avrà una copia della piazza Gae Aulenti o altra monumentale opera tanto invocata dall’opposizione, ma sarà una città più luminosa (a breve partirà la sostituzione degli impianti di illuminazione), più attenta all’ambiente grazie alla raccolta puntuale e più “collegata”, non solo grazie al PUT ma soprattutto grazie alla volontà di questa Amministrazione di cambiare Somma con la collaborazione di tutti i cittadini che CON I FATTI vogliono contribuire a farlo.

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Una sterile polemica

16944925-moduli-fiscali-foglio-di-calcolo-con-penna-e-calcolatrice-archivio-fotograficoDopo aver assistito martedì 22/11 al suo plateale abbandono della commissione Finanze, apprendiamo dalla stampa delle dimissioni dal ruolo di vicepresidente della medesima commissione da parte della consigliera comunale, capogruppo di Somma Domani, M.S.

Lanciata in una sterile e insipida polemica sulle modalità di convocazione della commissione di cui evidentemente non ha compreso la ristrettezza dei tempi e la frenesia dei lavori preparatori degli uffici, seguita dalla sola Lega Nord, lamenta l’assenza di “coinvolgimento” da parte delle forze di maggioranza sostenendo che “la partecipazione ostentata dal centrosinistra è rimasta una promessa elettorale”.

Argomento che riteniamo scandalosamente falso  giacché tutti gli istituti della partecipazione rivolta ai cittadini andati in disuso nel quinquennio precedente (comitati di quartiere, rivista civica), sono stati riattivati, e ne sono stati istituiti altri ex novo come il controllo di vicinato, il proficuo e franco confronto riattivato con le società sportive, l’attivazione della consulta delle disabilità e il continuo rapporto con l’associazione dei commercianti.

Ogniqualvolta le minoranze hanno presentato in Consiglio Comunale istanze condivisibili e non dettate da ovvio populismo, sono state serenamente discusse e accolte. Così come spesso, quando non si presentava l’urgenza delle scadenze,  si sono spostati date e orari di commissioni e consigli comunali per favorire la partecipazione di tutti i consiglieri. In particolare dietro richieste di quelli di opposizione.

Inoltre è bene chiarire che, all’atto della convocazione della commissione da parte del Presidente Francesco Calò a cui nulla si deve imputare, tutta la documentazione necessaria ai lavori della stessa è stata scrupolosamente messa a disposizione dei gruppi consiliari chiamati a svolgere le proprie funzioni di indirizzo e controllo.

Francamente fatichiamo a vedere “la sostanza” dietro le questioni formali sollevate da una  certa parte dell’opposizione: alla città importa che si approvino provvedimenti nel suo interesse, non la mancanza di una telefonata né  i decimali dopo la virgola. Riscontriamo ancora una volta il ricorso inutile e dannoso ad una polemica sterile e cavillosa, noiosamente inconcludente che non appassiona nessuno e soprattutto non costruisce nulla per la città. Abbandonare ruoli e impegni, a nostro parere, non è segno di rispetto per gli elettori e i cittadini tutti che con il voto hanno espresso la  volontà che gli eletti, lavorando nelle commissioni e in consiglio, onorino la responsabilità che è stata loro affidata.

L’opposizione da umarell ha colpito ancora.

L’opposizione da umarell ha colpito ancora.

canottieri2Comunichiamo ai rappresentanti della Lega Nord di Somma Lombardo che possono godersi le domeniche e i giorni di riposo con la famiglia in tutta tranquillità. Vigilare e controllare la città ora tocca a noi. Loro hanno avuto dieci anni per occuparsene, ora è giunto il momento che lascino lo spazio a chi i cittadini sommesi hanno scelto per compiere le scelte in Città.

Che la zona canottieri sia un nodo critico nel periodo estivo è cosa nota da tantissimi anni, non solamente da quando la Giunta Bellaria governa, con impegno e presenza, il territorio di Somma Lombardo. Anche quando era utilizzabile l’intera area di fronte all’esercizio commerciale, nelle domeniche di caldo, erano parecchie le auto parcheggiate lungo la SS336 e in ogni piccolo angolo in cui gli avventori della spiaggia riuscissero a trovare posto. Come ho poi spiegato, nel lungo intervento in consiglio comunale lo scorso 28 giugno, il progetto di ridimensionare tale parcheggio è del dicembre 2013, approvato durante una conferenza di servizi in cui, è bene ricordarlo, gli amministratori di allora di Somma Lombardo non erano presenti. Il Consorzio Est Ticino Villoresi, proprietario dell’area e della zona del Panperduto, ha quindi trovato in autonomia la soluzione al suo problema senza, giustamente, occuparsi anche dei fruitori della spiaggia che, invece, sono a carico del Comune. Perché gli esponenti della Lega, che all’epoca governavano, non hanno studiato loro alternative efficaci per un nodo così critico?

Sono arrivata io nel 2015 ad occuparmi della questione, a trovare una soluzione e a portare a termine una trattativa che era considerata come un’impresa impossibile, in quanto nessuno era mai riuscito a convincere il proprietario della cava pietrisco a concedere in uso la sua area. Ora per lo meno un parcheggio c’è. Noi le soluzioni le abbiamo trovate e ci prendiamo anche la responsabilità delle nostre scelte.

E’ curioso poi vedere come certi argomenti siano usati in modo strumentale a seconda delle occasioni, questa primavera le multe erano vessatorie, quest’estate necessarie.

Forse ad essere “imbarazzante” è questo modo di fare opposizione, basandosi solo su appostamenti, sopralluoghi strategici, fotografie che incastrerebbero chissà quali disastri.  Scaricare su di noi problemi loro mai risolti è scorretto, oltre al fatto che non serve a portare soluzione ai problemi. Certo aver governato la Città di Somma Lombardo per 10 anni dà loro il grande vantaggio di conoscere i punti deboli e le criticità e di utilizzarli ora contro l’amministrazione che è uscita vincitrice lo scorso anno. Forse aver risolto i problemi prima sarebbe stato più opportuno, ma troppo grande è ora la tentazione di usare le nozioni pregresse per colpire chi, in mezzo a mille cavilli burocratici e molti ostacoli che vengono buttati sul cammino, va comunque avanti per il bene dei cittadini.

Ilaria Ceriani

Assessore Pianificazione Territoriale (Urbanistica – Edilizia privata) – Turismo – Viabilità – Attività economiche
Comune di Somma Lombardo

Somma Lombardo 12 luglio 2016

Il Girasole

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Nel corso del consiglio comunale del 28 giugno il gruppo del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione rivolta al Sindaco riguardante l’ASP “Il Girasole”: si è chiesto con quale modalità e in base a quale delibera sono stati nominati i due Consiglieri del CDA rappresentanti del Comune e se tali consiglieri hanno mai relazionato all’Amministrazione rispetto all’attività da loro svolta all’interno del Cda e rispetto all’attività dello Cda stesso. La risposta del Sindaco è stata chiara. La nomina è avvenuta attraverso una lettera inviata alla Regione dal Sindaco dell’epoca nel settembre 2014; non risulta agli atti una delibera di Giunta al riguardo. E’ vero che l’articolo 50 del TUEL prevede tra le competenze del Sindaco quella di nominare i rappresentanti dell’Ente, ma allora la prossima domanda potrebbe essere: ci sono agli atti “gli indirizzi stabiliti dal Consiglio”? Perché questo è stabilito dalla normativa.

Rispetto ai rapporti con le persone rappresentanti l’amministrazione nel CDA, la totale assenza di confronto con l’amministrazione Bellaria perdura dal 14 giugno 2015 (13 mesi di totale silenzio): nessuno dei due membri rappresentanti dell’Ente comunale si è sentito in dovere di relazionare all’Amministrazione sul proprio operato; il Sindaco e il consigliere delegato hanno incontrato solo il Presidente Consonni. Aspetto decisamente singolare in quanto, lo ribadiamo, le due persone rappresentano all’interno del CDA, non se medesime o le forze politiche di loro riferimento (Forza Italia e Lega Nord), bensì l’amministrazione comunale e pertanto tutti i cittadini. Ne deduciamo una palese mancanza di senso istituzionale, che mal si concilia con il ruolo che sono chiamati a svolgere, oltretutto in una fase molto delicata in cui il CDA ha avviato una seria valutazione sul futuro della struttura.

Leggiamo poi su “La Prealpina” del 6 luglio l’intervista del responsabile provinciale Enti locali di Forza Italia, nonché esponente di spicco di Agorà, M.P., il quale non affrontando le criticità emerse dalle risposte alla nostra interrogazione, si attribuisce invece l’incarico, non riconosciutogli da alcuno, di dettare temi e tempi di una eventuale fusione tra “Il Girasole” e “Fondazione Bellini”. “Il nostro obbiettivo (di Forza Italia) è mettere assieme, per diminuire i costi di gestione”, dichiara infatti. Vogliamo sottolineare come le due strutture sono patrimonio dei cittadini sommesi, non beni nelle disponibilità di Forza Italia, la quale attualmente occupa i 4/5 del CDA de il Girasole, oltre che la presidenza e il controllo del CDA del Bellini. Il futuro delle due strutture non è già scritto come vorrebbe M.P., futuro magari discusso in riunioni ristrette nella sede di Forza Italia. Il nostro obbiettivo è innanzitutto quello di migliorare ed implementare il servizio alla collettività offerto dalle due strutture; ovviamente si lavorerà anche per il contenimento dei costi che però non si raggiunga a discapito di un servizio basato sulla qualità e la competenza, la trasparenza degli atti e il controllo di gestione; la ricerca e la costruzione di sinergie con altre strutture ci sembrano mezzi utili a raggiungere tali obiettivi. Obiettivi che perseguiremo attraverso un serio confronto e un attento studio con i CDA e la Regione, non certo arrogandoci come partito la pretesa di imporre decisioni di così grande impatto per la collettività.

Se poi A.B. è al servizio della verità”, nell’intervista pubblicata l’8 luglio, avrebbe dovuto anche precisare il numero dei posti nei cda destinati a persone rappresentanti il centrodestra. Perciò riteniamo sconcertante che da lui ci venga impartita una lezione sul non essere proprietari dell’Ente. Ci sembra di aver già ampiamente dimostrato che la logica del “mettere le mani” sugli enti, logica che evidentemente è nei pensieri di M.P. e A.B. che più o meno esplicitamente ne parlano alla stampa, non appartiene all’amministrazione di centrosinistra. Quello che interessa a noi è che l’Ente sia rappresentato da persone competenti e che siano espressione di una volontà collaborativa e sinergica con l’amministrazione.

Comunicato: Consiglio Comunale del 3 giugno

Le dichiarazioni di parte della minoranza sul Consiglio Comunale del 3 giugno, ci inducono a una doverosa precisazione e ad alcune considerazioni. La documentazione relativa al Bilancio Consuntivo 2015, è stata inviata ai capigruppo, tramite posta certificata, lo scorso 11 maggio. Una eccezione sollevata dal capogruppo della Lega, relativa all’orario di invio, non ne ha consentito la discussione in Consiglio Comunale nella già programmata adunanza del 31 maggio, venti giorni dopo l’invio dei documenti, come previsto dal regolamento. Al fine di poter utilizzare celermente l’avanzo d’amministrazione, si è quindi optato per la data del 3 giugno. Polemizzare dunque sulla scelta di tale data ci sembra davvero un atteggiamento strumentale, probabilmente finalizzato a posticipare ulteriormente alcuni interventi necessari alla città, se non ad ostacolare il già non semplice iter amministrativo. Ringraziamo quindi tutti i Consiglieri, non ultimo il rappresentante della lista di minoranza “Siamo Somma”, che – rispettosi del mandato conferito loro dai cittadini e coerentemente con l’onere derivante dalla carica ricoperta – hanno partecipato alla seduta.

Ci permettiamo anche una considerazione sull’accusa mossaci di ostacolare la Partecipazione e di assumere un atteggiamento di chiusura nei confronti dell’opposizione. Solo in questi primi 12 mesi, Sindaco e Assessori hanno presenziato attivamente a una ventina di Assemblee di Quartiere, rilanciandone, dopo un decennio di evidente disattenzione, il ruolo di organismi partecipativi e di segnalazione, anche critica, dei problemi cittadini. Decine sono state anche le riunioni con le Associazioni, il Volontariato, il mondo del Commercio, la Consulta sulla Disabilità, ecc. Come puntuale è stata pure la presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione alle numerose iniziative, culturali e ricreative. Tutto ciò a conferma dell’impegno all’ascolto, al confronto e alla condivisione, nonché al senso di appartenenza alla propria Comunità che ogni Amministratore e ogni Consigliere dovrebbe avere.

Confronto aperto anche con le liste di minoranza, come dimostrano la mezza dozzina di mozioni presentate dall’opposizione che, dopo un serio confronto, sono state condivise e giustamente votate anche dalla maggioranza, consentendo così approvazioni all’unanimità. Unanimità ricercata e raggiunta anche su un tema delicato, quale la modifica dello Statuto della SPES che ha reso l’attività dell’azienda più trasparente. Alla luce di tutto questo, alcune polemiche ci paiono per lo meno fuorvianti e capziose. Pur consapevoli che il ruolo delle minoranze è di vigilanza critica, confidiamo che possa diventare sempre più uno stimolo costruttivo e non scivoli in una sterile e pregiudiziale contrapposizione. Non temiamo certo un’opposizione “cattiva”, termine utilizzato da Forza Italia, ma riteniamo che la Città abbia maggiormente bisogno di un serio confronto di idee su come affrontare e risolvere i molteplici problemi accumulatisi e acuitisi nel corso degli anni. A tale confronto, pur nel doveroso rispetto dei distinti ruoli tra maggioranza e minoranza consiliare, la coalizione di Centrosinistra è e sarà sempre disponibile.

I Gruppi Consiliari di Partito Democratico, Somma Civica, Sinistra per Somma, Somma al Centro

 

Comunicato

Il circolo e il gruppo consiliare del Partito Democratico sostengono la giunta Bellaria nell’incessante opera di risanamento amministrativo che impegna quotidianamente il Sindaco e gli assessori dallo scorso mese di giugno.
Al termine di un complesso periodo di assestamento che ha consentito di approvare il bilancio 2015 (evitando di sforare il patto di stabilità) e quello 2016, la nuova amministrazione ha impresso un’importante accelerazione nel governo della città, per offrire a Somma Lombardo miglioramenti in tutti gli ambiti previsti dal programma.
La ricerca e acquisizione di risorse finanziarie (necessarie per integrare i trasferimenti statali sempre più esigui), indicate nel programma comefundraising, ha dato i primi risultati:
La convenzione della Polizia Locale con Casorate Sempione e Arsago ha consentito di ottenere risorse da Regione Lombardia per160.000 euro.
Attraverso l’adesione a un bando pubblico del Governo Renzi, si sono ottenuti 181.000 euro per interventi sulle scuole in aggiunta ai 400.000 già previsti nel Bilancio 2016 approvato nei giorni scorsi.
Nel piano di razionalizzazione delle risorse, l’Amministrazione di Centro Sinistra ha messo a bilancio l’Alienazione del Patrimonio comunale disponibile per un introito valutato per quest’anno di circa 500.000 euro.
In riferimento a quest’ultimo punto, segnatamente al Comparto 1 della Zona Omogenea “A” di viale Maspero, a seguito di specifica richiesta da parte dei residenti, non prima di aver valutato tutti gli aspetti, si prevede l’alienazione dei 24 parcheggi esistenti, una servitù d’uso pubblico, frutto della convenzione che permise l’intervento edilizio di riqualificazione urbana. Tale eventualità contempla l’opportunità della sistemazione funzionale dell’area ex Inapli di via Fuser, sita a poche decine di metri dal centro storico. Come illustrato dal Sindaco in Consiglio Comunale e ripetutamente sulla stampa, si tratta di un’operazione complessa.

La “vendita” della servitù d’uso del Comparto 1 della Zona Omogenea “A”, per un valore di 160.000 euro, consentirebbe di attivare investimenti pubblici e del privato sociale sull’area ex Inapli. Con la demolizione di immobili fatiscenti, si permetterebbero la formazione di parcheggi in numero adeguato a quelli “venduti” e la ristrutturazione di superfici abitative d’emergenza oggi bisognose di interventi, individuando nello stesso tempo un’adeguata e dignitosa sistemazione per le associazioni.
Il Partito Democratico non ha totem inviolabili, cosi come contemplato dal voto favorevole al bilancio in consiglio comunale, dà un giudizio positivo sulla fattibilità della soluzione, di taglio totalmente diverso nelle finalità rispetto a quelle della vicenda ex Itala-Pirelli, quando vennero ceduti cinque appartamenti ad uso sociale e una sala civica, per procedere alla sistemazione di largo Santa Agnese, con al centro la fontana ora spenta per l’alto costo d’esercizio.
La soluzione che si andrà ad attuare non costituisce precedente “giuridico” rispetto ad altri Comparti: a titolo d’esempio, non verrà “monetizzata” l’area del “Giardinone” (Comparto 7) attualmente in fase di esecuzione, nè tanto meno la soluzione intende mettere in discussione l’impianto generale della variante “centro storico”. Occorre prendere atto che gli oneri di urbanizzazione sono passati in pochi anni da tre milioni di euro a molto meno di un milione di euro; è quindi dovere dell’amministrazione operare per il reperimento delle risorse.
Diversamente che in passato si mettono al centro le necessità e i bisogni dei cittadini sommesi.

Abusivi di Case Nuove: Lega Nord mistifica la realtà

Abusivi di Case Nuove: Lega Nord mistifica la realtà

In quest’ultimo periodo, la vicenda degli abusivi a Case Nuove è stata l’occasione per il consigliere comunale della Lega Nord Alberto Barcaro, di ricordare la vicenda dell’asilo di via Mazzini chiuso nel 2013, accostando quella situazione all’attuale. Un paragone davvero improprio che merita di essere sviscerato. Ma cosa accadde nell’estate del 2013?

La premessa è che in quell’occasione l’amministrazione di centro destra si rese protagonista di inefficienza e incapacità politica. Queste furono le cause principali della chiusura dell’asilo di via Mazzini 24 (Somma Alta) nel 2013, l’unico che aveva una convenzione comunale e che dava ospitalità a 42 bambini. La vicenda è ben conosciuta da molti cittadini sommesi. Nell’estate di due anni fa, l’asilo proveniente dall’esperienza della “Giocomotiva”, ricevette uno sfratto esecutivo dalla sede di via del Barchello.

L’amministrazione di centro destra intervenne per cercare una nuova sistemazione e il gestore, in ultimo passaggio, scelse di utilizzare una villa residenziale in via Mazzini. Tuttavia si trattava di una sistemazione senza le necessarie prerogative e quindi l’opposizione del PD chiese di procedere per regolarizzare la nuova sede verificando i criteri di sicurezza e cambiando la destinazione d’uso. Tutto ciò avvenne nel mese di giugno del 2013.

La precedente giunta di centro destra, per dissidi interni (ci fu un rimpasto di giunta in cui l’Udc venne escluso, emersero forti attriti per diverse questioni) e inefficienze (venne presentato in consiglio comunale un documento di discussione datato per la discussione della questione, che determinò l’abbandono dell’aula del Pdl) non riuscì a cambiare la destinazione d’uso dell’immobile con una nuova convenzione, trascinando la situazione per tutta l’estate fino a che l’asilo si “dissolse” per abbandono dei dipendenti che fondarono una cooperativa.

Un episodio di malgoverno della situazione esumato proprio dalla Lega Nord nella persona del Consigliere Alberto Barcaro che ha avuto il coraggio di paragonare quella situazione a quella attuale collegata all’occupazione abusiva a Case Nuove da parte di una quindicina di immigrati africani.

L’edificio occupato sarà demolito tra pochi mesi. Per motivi di ordine pubblico, l’attuale Amministrazione non ha ritenuto opportuno effettuare lo sgombero con istanza immediata, una decisione politica razionale e ragionevole. Sulla questione si è espresso con chiarezza il Sindaco Stefano Bellaria su La Prealpina:

“Vogliamo tentare di tenere insieme sicurezza e solidarietà, sapendo che entro pochi mesi il problema sarà risolto ma consapevoli che nel frattempo alcune situazioni vadano gestite. Gli abusivi in queste case non ci sono da giugno ma da anni, e anche chi mi ha preceduto mi sembra che con intelligenza abbia usato una linea soft. Lo dico senza polemica, ma non ci risultano in archivio richieste di sgombero, segnalazioni ai vigili del fuoco, ordinanze, ovvero ciò che oggi chiede la Lega dai banchi dell’opposizione. Che ci sia un problema non lo vogliamo nascondere, ma stiamo tentando di risolverlo con un atteggiamento costruttivo”.

Nonostante tutto ciò sia noto, l’ex assessore Barcaro ha provveduto a sollecitare una visita dei Vigili del Fuoco presso l’edificio di Case Nuove per una valutazione della situazione.

Un’azione giustificata, tra l’altro, dal paragone tra la vicenda dell’asilo e quella degli abusivi. Ma la realtà raccontata ai giornali da Alberto Barcaro è stata mistificata: nel 2013 non fu il PD a chiedere e ottenere la chiusura dell’asilo, ma fu l’amministrazione di centro destra a non riuscire a gestire una situazione meramente politica e burocratica.

La posizione assunta dalla Lega Nord appare strumentale e ci domandiamo quale sia stata l’azione nei confronti dell’abusivismo a Somma Lombardo espressa dalla precedente amministrazione di cui la Lega Nord era parte integrante. L’ex assessore Barcaro mostra i muscoli di fronte ad un problema presente da anni affermando che gli abusivi hanno occupato le case il 14 giugno 2015; pare una strana coincidenza che questa sia anche la data della vittoria elettorale di Stefano Bellaria! Durante il suo mandato di assessore non risulta che abbia mai effettuato segnalazioni ai Vigili del Fuoco né tanto meno al prefetto. Forse che la Lega ha utilizzato quella politica dell’accoglienza che non può dichiarare quando si trova in maggioranza?

Per quanto riguarda l’invito che Barcaro fa agli iscritti PD a mettere a disposizione i propri immobili a favore degli abusivi, precisiamo che la cultura dell’accoglienza e della solidarietà è nelle corde del centro sinistra: prenda pure contatto con qualsiasi consigliere che sarà ben lieto, nella riservatezza (perché “il bene si fa e non si dice ai quattro venti”), di condividere con lui la propria esperienza nel volontariato e nel sociale. Forse questa volta avrà lui qualcosa da imparare, anziché impartire sempre lezioni di morale e legalità.

Partito Democratico circoo cittadino di Somma Lombardo

Intervento Gaia Tagliabue Consiglio Comunale 15/10/2015

La città di Somma Lombardo è costituita da più di 14 mila abitanti aventi diritto di voto. 14 mila non può essere considerato solo un numero, bensi una risorsa da valorizzare e rendere partecipe e protagonista attiva della vita cittadina. Crediamo fortemente nei Comitati di Quartiere che sono uno strumento importante e che possono fornire un valore aggiunto ai lavori dell’amministrazione.

Le assemblee di quartiere sono l’organo deliberativo dei Comitati, sono il mezzo per poter esprimere pareri, avanzare proposte, manifestare dissensi. Alla luce di ciò e in relazione al numero degli aventi diritto di voto, riteniamo fondamentale che le sedute, per i quartieri con abitanti superiori ai 300 residenti, siano valide e legittimate con la presenza di almeno 25 cittadini con età superiore a 18 anni, residenti nel quartiere.

Ridurre invece il numero di presenti a garanzia della validità dell’assemblea,  comporterebbe  una svalutazione del lavoro e dell’impegno degli stessi segretari di quartiere. Segretari che, ogni giorno, mettono a disposizione della città,  a titolo gratuito,  tempo e risorse per favorire lo sviluppo di una comunità civile che risponda nel migliore modo possibile alle esigenze dei cittadini.

Dobbiamo riaccendere la voglia di “partecipare” nei quartieri, dobbiamo stimolare le persone ad essere non solo dei semplici residenti, ma degli cittadini attivi, che amino la loro città e la rendano più viva con la loro presenza.

Il numero 25 è una sfida per noi e per i segretari di quartiere.

Dichiarazione di voto del PD: approvazione del cambiamento di regolamento dei comitati di quartiere

Intervento Alessandra Apolloni Consiglio Comunale 15/10/2015

Ci troviamo qui a riconoscere la legittimità di un debito fuori bilancio ammontante a 23.898 euro, denaro dovuto, secondo la sentenza di primo grado  pubblicata il 20 aprile del 2015. Siamo arrivati a dover pagare questa cifra in seguito a un contenzioso che per ora ci porta all’esborso di una cifra maggiore di quanto richiesto dal signor Zanotto all’inizio della vicenda: infatti il 20/12/2012, tramite il suo avvocato, il signor Zanotto chiedeva il saldo di due fatture ammontanti a 19.684 euro complessivi. Al mancato riscontro da parte del Comune è seguito il decreto ingiuntivo: alla cifra iniziale richiesta si aggiungevano 941 euro di interessi legali e spese.  L’amministrazione Colombo si oppone al decreto ingiuntivo (circa 3660 euro di determina per l’avvocato incaricato); la causa viene persa e per questo siamo qui a riconoscere la legittimità del denaro dovuto; sempre l’amministrazione Colombo ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza e per questo, con la determina n.377 del 20 maggio 2015, ha impegnato oltre 14000 euro affidando l’incarico di rappresentanza e patrocinio giudiziale all’avv.Vescovi. Ovviamente a questo punto ci si augura di vincere la causa, ma attualmente stiamo sborsando oltre 40.000 euro complessivi, cioè  il doppio di quanto richiesto al Comune all’inizio del contenzioso. Contenzioso che, secondo la sentenza emessa dal tribunale di Busto Arsizio, deriva dal rifiuto del Comune di pagare lavori effettuati dall’impresa Zanotto non documentati, ovvero di cui non risulta la determina di affidamento lavori. Nel dibattimento processuale il funzionario che aveva affidato a Zanotto l’incarico e ritenuto indubbiamente attendibile dal giudice, dice di averlo fatto, “previo parere favorevole del Sindaco pro tempore e dell’assessore alla partita”, vista l’urgenza dei lavori, e che dopo si sarebbe premurato di ottenere la relativa determina, determina che però non è mai stata emessa. Ora: la procedura ci sembra un po’ disinvolta; del resto ancora vivo è il ricordo della vicenda “Fatturopoli”: l’ Amministrazione Bellaria ancora una volta si trova a dover pagare, e non solo metaforicamente, la leggerezza –uso la gentile parola usata a suo tempo dal mio predecessore- dell’amministrazione precedente.

E’ vero che questo denaro che dobbiamo all’impresa Zanotto è fuori bilancio, ma la vicenda Zanotto può essere considerata emblematica della modalità di gestione della macchina pubblica della precedente Amministrazione, di cui facevano parte tre consiglieri dell’attuale opposizione; in queste settimane, soprattutto a mezzo stampa, ci sono stati  offerti dall’opposizione dei sermoni sulla partecipazione, sulle procedure, sull’attenzione alle persone diversamente abili  e sui loro presunti meriti nella gestione delle varie problematiche della città: ecco, alcuni dei loro effettivi “meriti” autenticamente documentati nel 2015 sono che nei primi cinque mesi e mezzo del 2015 l’Amministrazione Colombo ha speso il 73% delle risorse lasciando all’amministrazione entrante il 27/% per far funzionare la macchina comunale nei successivi sei mesi; che il bilancio di previsione 2015 è stato approvato dalla passata Amministrazione con la leggerezza di chi “spera”, parola usata in questa sede nello scorso consiglio dal consigliere Zantomio, spera di avere delle entrate che in realtà non ci saranno. E questa speranza ammontava a ben 850000 euro che da qui alla fine dell’anno non entreranno nelle casse comunali. Allora, adesso abbiamo l’obbligo di comunicare alla cittadinanza che, per non sforare il patto di stabilità, cosa che porterebbe a pesanti conseguenze per la città, siamo costretti al risparmio assoluto fino alla fine dell’anno; il nostro Assessore al bilancio, armata di calcolatrice e bilancino, si sta impegnando per far quadrare il bilancio senza troppe ripercussioni per la cittadinanza. Se si pensa che i soldi della comunità in passato sono spesso stati utilizzati per consulenze, traslochi, arredi degli uffici, spese che noi riteniamo non sempre indispensabili, soprattutto a fine mandato, e se si considera che invece, per i motivi che ho detto, non riusciamo, ad esempio, ad assicurare per ora il servizio della ludoteca, i cittadini possono capire che difficile eredità ci abbia lasciato la passata Amministrazione. Vogliamo però dire che, nonostante le difficoltà e le polemiche sterili dell’opposizione, le nostre priorità non sono le consulenze e gli arredi, ma sono proprio i cittadini e che per loro ci stiamo impegnando, con responsabilità e serietà e in loro ascolto, per realizzare il nostro programma. E ci sembra che in questi 100 giorni, nonostante le scarsissime risorse, qualche segnale in questo senso l’abbiamo già dato. Del resto, parafrasando la citazione attribuita a George Bernard Shaw che abbiamo fatta nostra, noi non ci limitiamo, di fronte alla situazione ereditata, a chiederci “Perché?” ma sogniamo e lavoriamo per una città migliore domandandoci: “Perché no?”

FESTA DEMOCRATICA 2015

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Dal 27 Agosto al 06 Settembre
Presso il parco di Corso Europa

https://www.facebook.com/events/154226818245232/

Durante tutta la durata della festa sarà presente uno stand dedicato ai libri: SCAMBIO-LIBRO: metti in circolo la cultura! Regalaci un tuo libro e prendine uno in cambio

PROGRAMMA:

Giovedì 27 Agosto – Apertura festa alle ore 19.00

Venerdì 28 Agosto – NO LIES DUO musica soul-funky-blues alle ore 21.00
https://www.facebook.com/events/405898379605284/

Sabato 29 Agosto – DUO MARCO MICHELETTI Ballo liscio alle ore 21.00

Domenica 30 Agosto – BATON ROUGE musica Blues ore 21.00
https://www.facebook.com/events/1710783049150436/

Martedì 1 Settembre – A COLPI DI CORTI – RASSEGNA DI CORTOMETRAGGI ore 21.00
https://www.facebook.com/events/857537427671728/

Mercoledì 2 Settembre – VIAGGIO NELL’ASTRONOMIA MODERNA Giuseppe Macalli ore 21.00
https://www.facebook.com/events/109376636079580/

Giovedì 3 Settembre – INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI COMUNALI

Venerdì 4 Settembre – REAZIONE A CATENA Michela Prando ore 21.00
https://www.facebook.com/events/1600354380229738/

Sabato 5 Settembre – CUORI VAGABONDI Ballo lisci e latino alle 21.00

Domenica 6 Settembre – MASCARA serata Rock ore 21.00
https://www.facebook.com/events/1047361255276519/

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